Monte Ararat, confine Iraniano

Per chi crede nelle sacre scritture, si narra che l’arca di Noè vi si sia incagliata

Per chi crede ai racconti di alpinisti, è una montagna alta più di 5000 metri che può essere scalata senza la necessità di grandi capacità alpinistiche.

Per chi crede ad un motociclista, amante della natura e di ciò che può rimanere impresso nella retina degli occhi, è una immagine che riempie il cuore, passando dal cervello e fissandosi nell’anima.

E’ qui che siamo ora ! E’ da un hotel ai piedi del monte Ararat che vi scriviamo. Gisella ed io ci siamo arrivati oggi dopo una cavalcata di 800 km, molti dei quali nel Kurdistan, regione avversa alle linee politiche della Turchia e per questo, da molti ritenuta, ostile.

A dire il vero, la nostra impressione, è diversa.

Oh si, oggi ci hanno tirato alcune pietre mentre attraversavamo un villaggio. Ma questo accadde anche in passato in altre parti del mondo. Abbiamo però avuto modo di parlare con un ragazzo, un Kurdo, che di lavoro fa il benzinaio ( peccato che oggi non avesse benzina …. ) ci spiegava di quanto sia difficile la vita per loro e di quanto siano anche poco fondate alcune dicerie relative alla loro ostilità.
Mi ha toccato il cuore questo nuovo amico ! Così come accadrà per tutti i nuovi amici che devo ancora incontrare !!

Siamo arrivati sin qui attraversando un altopiano che si snoda ad una altitudine di circa 1800 slm, colline arse dal sole e la solitudine, a me tanto cara, di luoghi dimenticati dalla massa.

Cara massa, grazie per essere accalcata alla graticola del sole sulle coste Italiane.

Grazie per aver scelto l’A1 per raggiungere un luogo che inasprirà il tuo stress e il desiderio di rientrare nel tuo ufficio.

Grazie per la scelta di ripetere con costanza le stesse azioni per le prossime 4 settimane….

Gisella ed io invece……………domani entreremo in Iran !

Un saluto a tutti, e grazie ancora !! J

Gisella e Gianni
 

P.S.

CI SI LEGGE AL PROSSIMO POST………E CHI LO SA’ QUANDO SARA’ ?? DIPENDE DA

COSA TROVEREMO !!!