martedì 20 agosto 2013

Prima o dopo, quel momento arriva per tutti....

Se si vuole visitare un paese lontano, occorre viaggare,
spostarsi molto e magari velocemente,
preferire le autostrade, magari noiose, alle belle strade di montagna con curve
mozzafiato,occorre decidere se si vuole arrivare in tempo alla meta oppure perdersi
in lungaggini per strada,occorre spesso fare rinunce e definire il passaggio in alcuni
luoghi, un solo trasferimento.
Per chi come noi fa molta strada quindi, la strada stessa diventa il termometro di
come stia cambiando il tuo modo
di essere e di vivere, esattamente perchè ti devi adeguare a ciò che ti sta intorno.
Quando ti sposti partendo da casa, come nel nostro caso, il cambiamento è molto
 pìù graduale e soft.
Inizi ad accorgerti che qualcosa è cambiato quando superi il cartello che identifica la
 separazione fra Europa ed Asia.
Ohhhhh........senti che bella la melodia cantata dai Muezzin per richiamare il popolo
alla preghiera......
Dice Gisella al nostro arrivo a Edirne, estremo Nord West della Turchia.
Ti sembra di essere già in un altro mondo, che tutto sia positivamente diverso dal
 tuo e ti senti anche un pò esploratore.
Ma si tratta solo di una illusione che a volte tradisce o meglio cambia, e di molto,
se invece di viaggiare da Ovest a Est inverti la rotta,
esattamente come stiamo facendo noi da giorni.
Siamo ormai prossimi all'uscita dalla Turchia, quell'estremo Nord West che alcuni
giorni fa ci sembrava estremo Oriente....
ora invece.......nonostante manchino ancora 2000 km al nostro arrivo,
quasi ci vien voglia di preparare le chiavi di casa tanto ci sembra tutto così
nuovamente Europeo.
Poco fa parlavo di termometro in grado di dirci quanto stia cambiando il mondo
 attorno a noi km dopo km.
Per chi, come noi, è più abituato alla corsia di sorpasso di una autostrada piuttosto
che la corsia di un Outlet affollato,uno dei luoghi che più di altri ci pare di
conoscere come, o forse meglio di casa, è l'Autogrill........o per meglio dire,
l'area di sosta e rifornimento carburante..............si, così va meglio.....
Quelli Italiani, o europei in genere, li conoscete bene o male tutti.
I nostri sono spesso pessimi al contrario di quelli Austriaci o Svizzeri che quasi ti
vien voglia di mettere le pattine per entrare.
Entrando in Turchia qualche piccolo cambiamento in effetti già si nota, scompare
 il caffè macchiato, il caffè lungo, il doppio, il corto,quello in vetro, ecc ecc.
Compare il Cay, il the del quale ho già parlato, ed il caffè Turco.
Buonissimo secondo il mio parere !
Basta avere l'accortezza di non mescolare e attendere per berlo.
 Il rischio, altrimenti, è di ingurgitare una polpetta di fango.
Ma è superata la zona, definiamola turistica, ovvero di Instambul, Ankara e
la Cappadocia che qualcosa davvero cambia.
E mano a mano che i km alle vostre spalle aumentano, vi accorgerete di quanto si
 stia modificando il modo di fare delle persone.
Già.............tanti km........tanti giorni..........
E prima o poi, quel dannato, fatidico, momento............arriva per tutti..............
Devo andare in bagno !
..............Ora, essendo questo un blog democratico, penso sia onesto
raccontare le cose come stanno davvero.........
ma rendendomi anche conto che potreste leggerlo in prossimità dei pasti.............
avviso, i lettori che gli argomenti da quì trattati,potrebbero essere NON adatti ad
un pubblico sensibile........
Mi scapperebbe la cacca dicevo............
E dopo alcuni giorni passati ad accumulare strati di kebab, ritengo necessario dare
libero sfogo alle necessità.
Non fosse altro perchè potrò mica tenere tutto per ben tre settimane e riportare tutto
quanto a Casa ????
Bene, inizio quindi il dettagliato resoconto descrivendo un tipico bagno Curdo,
o peggio ancora Iraniano, ma prima una piccola premessa:
Quelli Siberiani ...........sono peggio !
Come prima cosa, non occorre essere un genio per comprendere come mai,
quell'aggeggio piatto, posto a livello pavimento, di colore bianco ( da nuovo ),
con un buco al centro e due pedane per i piedi .....si chiami Turca .....
So bene che, in particolare alcune donne, la preferiscono per motivi di igiene
 ma anche loro potrebbero cambiare idea.
Nei bagni dei paesi mussulmani, dopo aver fatto ciò che si deve fare,
ci si pulisce con la carta ( come da noi ) ma NON la
si getta nel buco................bensì in un secchiello posto nelle vicinanze.
Nei bagni dei paesi mussulmani, NON si tira l'acqua, bensì di norma troverete
una caraffa, posta sempre nelle vicinanze
( tutto relativamente comodo all'uso ) sotto un rubinetto quasi sempre aperto,
 che traboccando acqua da tutte le parti, rende il pavimento allagato, ma vi consente
di afferrare la caraffa e vuotarla nel buco..........della Turca.
In Iran invece.................non ci si pulisce nemmeno con la carta....................non c'è !
Quindi......viva la fantasia !
Un aiutino ?
Murales per esempio !
Ora, cospargendomi il capo di cenere dalla vergogna, abbino quanto sopra detto,
a quelli che io definire miei limiti.
Da sempre NON riesco ad utilizzare un Turca a meno che non rimuova
completamente i pantaloni e le mutande......il rischio,presto detto, è quello di
riempirmi tutto.
Quando quel dannato momento arrivò quindi, fermai la moto, scesi ed iniziai
un prespogliarello nel parcheggio esterno.
Gisella già rideva, vedendomi il leggera difficoltà dettata dall'urgenza del momento.
Resto in maglietta, pantaloni da moto ( che chi ha un pò di dimestichezza sa che
nascono per proteggere in caso di caduta e non per essere sfilati agevolmente ) e
stivali da moto...................HHAAAARRRRGGGGGGG...........gli stivali da moto .......!!!!!
Entro in bagno, anzi permettetemi, in quel cesso di bagno.
Per terra due dita di acqua ( forse acqua....), posiziono i piedi ben saldi sulle apposite
 pedane, mi slaccio i pantaloni, giù anche i boxer sino al livello degli stivali,
metto in bocca il pacchetto di fazzoletti di carta ( che userò dopo............era per
essere chiaro, scusate ),mi inchino, con la mano destra afferro il rubinetto dell'acqua
 ( quello della caraffa..... ), con la sinistra allontano i pantaloni in zona di
sicurezza.......
Un nugolo di mosche mi attacca il viso e la fronte sudata, non avendo più mani
libere, ruoto il capo verso sinistra con un gesto repentino
( un pò come fanno le mucche quando sono al pascolo ) abbasso per un attimo
 lo sguardo e mi accorgo di essere esattamente sulla verticale
del cestino....................si quel cestino.................quello che contiene la carta che
altri NON hanno buttato nel buco.............
Mi si stringe la gola, non riesco a deglutire...............ho i fazzoletti in bocca e non
 posso mollare la presa............
Insomma..................raggiungere l'Iran sarabbe stata una sciocchezza, se solo
soffrissi di stitichezza.......... 
Vi chiederete, ma perchè stasera questi discorsi ?
Ma come ? Anche questa è cultura ragazzi.
Anche questo è parte del viaggio, e magari una volta al giorno potrebbe farvi parte.
Quando scrivo il post per il blog, cerco di trasmettere quell'emozione che il viaggio
mi dà.
Se questa sera, dopo aver spento il computer, andrete tutti a prendervi un Geffer o
bere un Fernet............vuol dire che ci sarò riuscito.
O preferite che vi chiami tutti " Carlotta " ????

Gisella e Gianni




1 commento:

  1. Ahahahah!! Molto, molto divertente!!
    Ma... personalmente, hai tutta la mia comprensione e solidarietà!
    Mi hai fatto ricordare quando entravo nel bagno dei campeggi, se non con la pentola per gli spaghetti, almeno con la mia bacinella d'acqua... perché non potevo proprio rinunciare alla nostra italica abitudine... Il tutto sotto lo sguardo interrogativo di tedeschi, svizzeri o austriaci, per i quali il rito del bidet rimane ancora un evento misteriosamente sconosciuto....
    Vedila così: almeno uno, fosse anche l'unico, vantaggio del tornare all'Ovest, è poter ritrovare una comoda seduta provvista di sciacquone e, in patria, anche una bacinella in ceramica che ha il suo perché... ;)
    Toglici ancora una curiosità: alla fine, hai fatto o no?? :D :D
    Buon rientro!

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